martedì 30 ottobre 2007

IL VIOLINISTA PAZZO


Non fluì dalla strada del nord
nè dalla via del sud
la sua musica selvaggia per la prima volta
nel villaggio quel giorno.
Egli apparve all'improvviso nel sentiero,
tutti uscirono ad ascoltarlo,
all'improvviso se ne andò, e invano
sperarono di rivederlo.
La sua strana musica infuse
in ogni cuore un desiderio di libertà.
Non era una melodia,
e neppure una non melodia.
In un luogo molto lontano
in un luogo assai remoto,
costretti a vivere, essi
sentirono una risposta a questo suono.
Risposta a quel desiderio
che ognuno ha nel proprio seno,
il senso perduto che appartiene
alla ricerca dimenticata.
La sposa felice capì
d'essere malmaritata,
l'appassionato e contento amante
si stancò di amare ancora,
la fanciulla e il ragazzo furono felici
d'aver solo sognato,
i cuori solitari che erano tristi
si sentirono meno soli in qualche luogo.
In ogni anima sbocciava il fiore
che al tatto lacia polvere senza terra,
la prima ora dell'anima gemella,
quella parte che ci completa,
l'ombra che viene a benedire
dalle inespresse profondità lambite
la luminosa inquietudine
migliore del riposo.
Così come venne andò via.
Lo sentirono come un mezzo-essere.
Poi, dolcemente, si confuse
con il silenzio e il ricordo.
Il sonno lasciò di nuovo il loro riso,
morì la loro statica speranza,
e poco dopo dimenticarono
che era passato.
Tuttavia, quando la tristezza di vivere,
poichè la vita non è voluta,
ritorna nell'ora dei sogni,
col senso della sua freddezza,
improvvisamente ciascuno ricorda -
risplendente come la luna nuova
dove il sogno-vita diventa cenere -
la melodia del violinista pazzo.


F. Pessoa



"Mi perdo se mi incontro, dubito se trovo, non possiedo se ho ottenuto.Come se passeggiassi, dormo, ma sono sveglio.Come se dormissi, mi sveglio, e non mi appartengo.In fondo la vita è in se stessa una grande insonnia e c'è un lucido risveglio brusco in tutto quello che pensiamo e facciamo."
F.Pessoa




In qualche luogo i sogni diventeranno realtà.

C'è un lago solitario illuminato dalla luna

per me e per te come nessuno per noi soli.

Lì la scura bianca vela spiegata in un vago vento

non sentito guiderà la nostra vita-sonno

laddove le acque si fondono in un lido di neri alberi,

dove i boschi sconosciuti vanno incontro

al desiderio del lago di essere di più e rendono il sogno completo.

Là ci nasconderemo e svaniremo,

tutti vanamente al confine della luna,

sentendo che ciò di cui siamo fatti è stato qualche volta musicale.

( LICANTROPIA - F. Pessoa )

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