martedì 11 settembre 2007

MORGANA LA FATA

"Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi... sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute. Ma credo che saranno i Cristiani a narrare l'ultima storia. Il mondo della Magia si allontana sempre di più dal mondo dove regna il Cristo. Non ho nulla contro di lui, ma solo contro i suoi preti che negano il potere della Grande Dea oppure l'avvolgono nella veste azzurra della signora di Nazareth e affermano che era vergine. MA COSA PUO’ SAPERNE UNA VERGINE DELLE SOFFERENZE DELL'UMANITA’?
E ora che il mondo è cambiato e Artù, mio fratello e amante, che fu Re e che sarà Re giace morto (e la gente comune lo dice addormentato) nell'Isola Sacra di Avalon, la storia deve essere narrata com'era prima che i preti del Cristo Bianco venissero a costellarla di Santi e leggende. Il mondo è mutato. Un tempo un viaggiatore, se aveva la volontà e conosceva qualche segreto, poteva avventurarsi con la barca nel Mare dell'Estate e giungere non già a Glastonbury dei monaci, ma all'Isola Sacra di Avalon; allora le porte tra i mondi fluttuavano con la nebbia e si aprivano al volere del viaggiatore. Perchè questo è il grande segreto, noto a tutti gli uomini colti del nostro tempo: CON IL NOSTRO PENSIERO CREIAMO GIORNO PER GIORNO IL MONDO CHE CI CIRCONDA..."

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Sono dei miraggi la Fata maestra
spesso d’abbagli posso cuori ingannare
all’arcana magia sono votata
e per te ora voglio cantare…

Di cieli e di boschi ascolto sussurri
da nuvole danzanti mi lascio cullare
nella notte d’oscuri presagi
a spasso col vento ti vengo a cercare…

Tra ombre e luci m'adagio supina
a vegliare sponde dove sono Regina
oltre nebbie alla vista profana
sono dei miraggi la Fata Morgana.

SARA



"...Se la nebbia andrà via
dalla sponda del lago
potrò alzarmi in piedi e vivere la vita
se la mente sarà chiara
sarà difficile scordare.
Tutto scivola nell'oscurità'
puoi vedermi mentre vado via
puoi sentirmi se ti chiamo
e ti porterò molto in alto verso Avalon,
isola di fantasie."



Donna d’arcana natura, io, all’occhio profano,
assetata d’anime vive, i confini dell’umana coscienza libero
in ammalianti visioni da sponde incantate.
Con me, son stati valorosi guerrieri
a decantar la luna nel suo più alto fulgore,
accalorare brame in notti dagli effluvei carnali,
immemori di spazio e tempo, e i loro sguardi,
lame brunite al primo scontro, dall’abile agire,
sgominate come carte da gioco
ad un impercettibile sibilo di vento.
Creatura di forze oscure, da nebbie intricate
avvolto il mio Regno, che al nuovo sole si svela
su specchi d’acqua oltre il miraggio,
ove più non riconduco...
lasciate dunque, inchinarsi anche i Re
al sorprendente prodigio di Fata Morgana.

SARA


"Non mi hai dimenticato, vero, Merlino? Sono io, Morgana, la tua piccola Morgana."

Ci sono i mostri in quell’angolo d’acqua e di terra e di fuoco. C’è l’essere quello che non sono e il non essere quello che vorrei, c’è un luogo che è sempre quello sbagliato e un pensiero che non è mai ossessione ma ossessiona eccome, quando scopro i fili di cotone blu tra i polpastrelli e l’umido delle lenzuola, il mio sudore cristo santo, il mio sudore.
C’è un tempo che non finisce mai, una strada che poi è un sentiero e poi ancora una scala e poi diventa un arbusto e ancora un pianerottolo ma del cielo non ha la leggerezza e la forza.
Un giorno, guidati da stelle sicure ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano,nei bassifondi, tra la magia e gli sbandati o sui sentieri dove corrono le fate.

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