sabato 12 aprile 2008

NON SE NE VEDONO PIU' CONIGLI USCIRE DAI CILINDRI



Non strizzo mai l’occhio alle nuvole
nemmeno per cortesia
come fanno certi passanti
con le signorine in gonna stretta.
Io mi giro la testa
e maledico ogni goccia caduta
sui miei vetri sudici di noia.
E non c’è scampo
a questa malattia di scrivere
che mi ha preso le misure al tempo
- probabilmente
quello buono di idee - .
Se la luna abbozzasse l’autoritratto
su un mare qualunque
direbbe che è solo vizio
il suo riflettersi a tuttotondo.
Solo un vizio inutile.
Tanto per ingannare l’attesa
ai soliti pettegolezzi dell’alba.
Che non se ne vedono più
conigli uscire dai cilindri.
Fosse anche per distrazione.
Fosse anche.
- L' Illusione - .

2 commenti:

DR ha detto...

eh, ma con la poesia sì che ne escono di conigli dai cilindri - e di illusioni e di magie...

Sara Scialdoni ha detto...

Speriamo. Alcune volte, accade Sì. Altre è solo magia di disincanto. Ma pur sempre magia. Forse.

Ciao