martedì 11 marzo 2008

HANNO SEMPRE TACCHI A SPILLO, LE NOTTI



Bisognerà che la memoria

faccia piano il giro delle ore. Adesso.

Sempre in punta. Come ballerina di fila.

E con le mani in tasca perché

non si perda nulla.

Nemmeno un fotogramma

di ciò che sono stata.

- E ricordi… -

Io la verità me la nascondo dietro le quinte

di un atto mai in scena.

Perché è così che fan tutti.

E ci si dimentica di piangere. A volte.

Anche ieri.

E niente più lacrime o singhiozzi

se non a battute suggerite.

E così ognuno lo sa che c’è

sempre la sottana di qualche sgualdrina

da marcare stretto per due gocce d’antiveleno.

Ma qui l’amore non c'entra. Non è mai c'entrato nulla.

E’ solo un bambino che ha perso

la vista di un tempo.

Eppure al buio ci sente. Ci sente bene.

Quando i pensieri se ne vogliono

stare a riposo su un cuscino

che sa appena di sonno.

E al buio voler scordare.

Magari…

che hanno sempre tacchi a spillo, le notti.

SARA

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