mercoledì 21 novembre 2007

A PROPOSITO DI SARA

Sara mi ha proposto di intervenire nel suo blog..
Non credo che il mio editore sarebbe favorevole ad un post che mostra i miei scritti inediti (oddio come suona fica questa frase!), ma posso dirvi cosa percepisco di Sara...
Lei è una creatura polimorfa, misteriosa, introspettiva, narcisista, egocentrica, genuina, impulsiva, passionale, ammaliatrice, volitiva... Insomma, è complicata 'sta donna!!!

Vi terrò aggiornati!

Baci, Jacopo..
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Meglio che ne sorrida, per quanto difficile:
...e ci sarebbe molto di più da dire...tutto ciò che è riportato in questo link è troppo generico, ogni caso è ricco di sfumature.
Posso solo confermare che alla domanda che più spesso mi hanno rivolto, ho risposto: "tradire me stessa".
La domanda in questione era: "cos'è che temi di più in assoluto?".
Grazie Jacopo.
SARA

2 commenti:

Unknown ha detto...

-" Complimenti!!! diverso tempo fa Maurizio mi aveva accennato qualcosa.. Sono contento di aver constatato personalmente il tuo talento artistico e la sempre invidiabile silhouette; sono passati 10 anni. Con affetto, Massimo Spera.

Sara Scialdoni ha detto...

E sul mio “Narciso”, fottutissimo Narciso, non sai quanto avrei da dire caro Jacopo.
Quando di narcisismo ne soffri, sconfina cioè in malattia ( patologia ) capace di farti del male e di far del male, allora ben poco c’è da gloriarsi del proprio “sé”. Sé che tra l’altro è enfatizzato ( il famoso “Sé grandioso”) per legarsi non tanto alla parte più vera, quanto all’immagine che si è costruiti (ovviamente fasulla, poiché non ho davvero percezione di me)come guscio protettivo dagli altri. E per “altri” intendo: “rapporti sentimentali”, gli unici capaci d’infrangere l’equilibrio di ogni individuo e che portano ad avere un confronto diretto con la persona amata. Se non sarò capace di rischiare e di mettermi in gioco permettendo al Sentimento d’infrangere l’immagine sfalsata che ho mi sono costruita, che mi ripara dal rischio del confronto, che non mi permette di abbandonarmi all’altro ma unicamente di considerarlo in quanto “strumento” del mio piacere/dolore, non amerò completamente mai nessuno. E credimi che ammettere questo, per me che dell’Amore ho una visione così alta e magnifica, è mortificante. Il riconoscere che forse non potrò arrivare, data la mia natura, a toccare “quel miraggio” tormenta la mia anima come nulla al mondo potrebbe fare.
D’altro canto se non soffrissi di tale disturbo non potrei nemmeno dar sfogo alla mia creatività, e questo è l’unico lato positivo che trovo della mia “follia”.
Ma l’amore, l’amore è ciò a cui aspiro più di ogni altra cosa. Quindi quella “testa montata e vuota” che si aggira nei meandri della mia anima, avrà vita breve o quanto meno nel tempo sarà messa in catene trascinata obliquamente come schiavo ubbidiente e indifeso.

Un bacio
Sara